mercoledì 1 dicembre 2021

Franco Corelli ricorda il metodo di canto appreso da Giacomo Lauri-Volpi

(immagine tratta dal video realizzato da Juan José Arias all'Omaggio a Franco Corelli alla Scala nel 2001)

Nell' "Omaggio a Franco Corelli" alla Scala di Milano il 15 ottobre 2001 Corelli ricorda il metodo di canto appreso da Giacomo Lauri-Volpi


- Domanda posta a Franco Corelli: '...ecco, vorrei capire il rapporto tra Franco Corelli e Giacomo Lauri-Volpi...'

Franco Corelli: "E' difficile... è un po' difficile, perché in principio ci sono stati un po' di "incontri e scontri", perché ognuno dice, a un certo momento: 'Ma io c'ho cantato fino ad adesso in questa maniera, perché devo cambiare?' No? Poi, subentra che c'è... diventa anche, c'è una certa amicizia e in quest'amicizia vengono fuori, si chiariscono delle cose, come per dire: 'Beh, no! Questa nota qui non va! Questa non è bella! perchè? è troppo pesante, perché? non squilla, perché? non è così. E allora, diciamo, vengono fuori le verità e piano piano uno capisce veramente i difetti che ha, e cerca, cerca di cambiarli, poi il cambiamento non è una cosa che possa avvenire nel giro di sei mesi, un anno, no! Perché i primi frutti... i primi frutti son cose molto... la gola è una cosa delicata, è una cosa che nasce con noi, quindi... la gola ha una sua maniera propria di agire. Noi sì la cambiamo con la volontà, nel pensiero, perché attraverso la volontà la dominiamo la gola, però molte volte escono bene le note, a volte escono male. Ora, io sono nato, diciamo, con una determinata voce, lui era nato, è nato, con una certa determinata voce, quindi, diciamo, queste cose si possono fare quando i paragoni sono molto vicini. Cioè, innanzitutto lui aveva, non so, cinque-sei note di più delle mie, io arrivavo al do ma lui arrivava su fino al sol sovracuto, quindi c'erano delle altre qualità, il che gli permetteva magari di 'fregarsene' di determinate note centrali e ti prendeva questi acuti splendenti, cioè lui riversava tutte le sue qualità in questi acuti... (...) perché io ne ho sentiti, alcuni acuti di Lauri-Volpi che cantava a Roma, dal loggione, beh erano delle schioppettate e arrivavano anche alla 'vibrazione', ché la 'vibrazione' è importante... ma, diciamo, lui utilizzava la voce con molta gentilezza, mai con... e questo faceva parte dell'origine, della nascita di questa voce, io non avevo quella, purtroppo, e non potevo non imitarlo ma non riuscivo perfettamente a farlo, perché lui lo faceva, lui diceva praticamente, "qui dò fiato e canto venti secondi", e io no, io c'ho il fa, e lo devo riempire (...) quindi aveva, sì, da dirmi sempre, sì, suoni eccezionali, questi acuti... però andavan provati, mi rimaneva difficile, perché c'era un DNA differente, in poche parole, ecco, però Lauri-Volpi...
(...) non è che si risolva un sistema in qualche mese di studio, le cose si risolvono negli anni (...) il metodo di laringe che adoperava Del Monaco era sicuramente un metodo che gli aveva dato dei grandi risultati, specialmente quello della timbratura della voce, e anche gli dava un bel colore di voce, però gli toglieva le dolcezze, le dolcezze... lui raramente legava, io invece ho trovato le qualità mie nella legatura, io dopo diversi anni che cantavo (...) attraverso la legatura io mi sono... ho dato un colore più bello alla mia voce. (...) io sono arrivato al 'romantico' per il semplice fatto che per togliere l'asprezza che c'aveva la voce, per togliere quella 'eheheheh', per addolcire e legarla bene (...) ho voluto fare un legatura molto bella, molto evidente che mi ha aiutato a fare cose molto più belle, più interessanti!"

cfr. quanto affermò nel '71 sempre Corelli: "Non ho difficoltà ad ammettere che all'inizio della carriera cantavo pessimamente. E' la pura verità. E poi non creda che ai tempi del Pirata avessi già risolto tutti i miei problemi. Avevo soltanto cominciato a risolverli. C'è differenza. Non li ho risolti completamente nemmeno adesso. Questa è la verità."

(CORELLI: UN UOMO CHIAMATO TENORE di R.Celletti - dalla rivista "Discoteca", numero 111 del giugno 1971)

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